Forse sarà l’incoscienza
di questi giorni
ma la ragione si è persa in un
lembo di terrore.
Stranamente ho pensato ai tanti tramonti passati
a quella sua luce di bianco che abbaglia
dall'alto dell'appennino dalle cime già bianche di neve.
Ecco che si affacciano i pensieri e più non mi sento prigioniero
del fuggente passato, ma libero che accoglie il presente
anche se forti sono i ricordi che mi traghettano lontano
Oggi leggo il risveglio del mondo,
uomini aggrumati da vendette
avvelenate
gli stessi che rimangono inerti
su macerie consolidate,
proverò a parlare con il mondo stesso, con chi come me
hanno lo scotto dal tradimento, dall'inganno,
dal silenzio che ti brucia dentro.
E noi, perfidi detrattori d’anime
continuiamo a credere ai nostri
sensi
come l’infinita pazienza di
ricomporre
una tela lacerata da violenze
lontane.
Mi raccolgo a guardare il cielo,
questa sera il tramonto è di nebbia.
Il sole forse riporterà un' alba serena?
Frantumi di pianto racchiusi
nella povertà
mi spinge ad andare verso una
fede solitaria
dove il sogno di impossibili
evasioni
contrastano con i sospiri di una vasta solitudine.
Non ci resta che la maschera del
nulla
l’anima discende verso un
orizzonte inespresso
Rileggerò le pagine del mio quaderno,
anche se erano state già scritte,
ma ora vivo nelle sue righe, smarrito.
Mi consolo pensando che ad ogni storia
nel bene o nel male tutto avra' una sua fine.