"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 12 settembre 2015

Agonie di fine autunno



Nessuno mai leggerà
la mestizia che trasuda
dalle ceneri del cuore.

Non ci saranno confessioni
nei ricordi del tempo,
e neppure ci saranno mani giunte
dentro chiese vuote.

Forse qualcuno sfoglierà 
questo foglio scolorito dal dolore
laddove nessuna poesia
sarà pietrificata da volti appassiti.

Io non ho l'arroganza della diversità;
quel sapere inutile e sottile della speranza
che ti annienta in quelle notti che non ti dico.

Mi fermo qui. Solo al buio.

I poeti talvolta sono presuntuosi,
fuggono dalla razionalità  meschina
di un mondo eternamente opaco
spento dai respiri nauseabondi
e convivono dentro un mare in tempesta
persi come naviganti alla deriva. 

Il sommo Kant usava dire:
"Pensare a volte  ci rende sensibili"
ma questa evanescenza deturpa
il senso d'una ampia vertigine
che immonda si conficca
nei meandri dell'antica nostalgia.

Ora come tutti i poeti di strada
mi ritrovo a setacciare un alfabeto muto,
un assurdo  gioco d'azzardo 
per estrarre una lettera o consonante
che mai comporrà l'esatta  combinazione
 ma la voglia di giocare la mia esistenziale partita 
diviene enigma ed ammicca le omertà 
di queste consapevoli e rassegnate agonie.


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