"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

lunedì 20 luglio 2015

Recensione al libro di poesie "Le mie parole d'acqua" di Maria Luisa Mazzarini





Mi accingo per la seconda volta, nel volgere di breve tempo, a recensire la raccolta di poesie dell’amica poetessa Maria Luisa Mazzarini dal titolo di per sé emblematico: “Le mie parole d’acqua” -Edizioni Divinafollia *Aprile 2015*-


Da una prima lettura dei poemi sono rimasto colpito dalla sensibilita’ delle sue liriche, testimonianza di una singolare liberta’ d’accento e ricchezza espressiva. Lo stile delle stesse è ermetico, sintetico, lineare, talvolta “inarcato”…come direbbero i francesi "enjambement"… laddove assonanze ed intrecci di parole riescono a legarsi in maniera fattiva tra loro trasportando il lettore in paradisi letterari fecondi.


“ Vita la nostalgia dei nostri corpi/ e il respiro libero del cuore,/la fedeltà alla Luna./Immortale/ sui casti lidi di alloro”


“…in un silenzio di parole scritte in versi/su fogli sparsi al vento,/ al di là da ogni dove,/ oltre tutte le emozioni/Da allora fummo poeti”


Nella poetica di Maria Luisa c’è una sorta di lume espressivo, la ricorrenza costante dell’acqua, del suo moto oscillatorio, del suo richiamo vitale, della sua naturalezza ed altro ancora... il tutto viene vissuto come compendio esclusivo dell’anima, nella fattispecie, una sorta di dichiarazione d’amore dai toni musicali eleganti e caldi che non evaporano mai, ma che via via si consolidano nell’avvicendarsi di tempi e stagioni quasi a cercare la vastità dei respiri della notte, dell’alba, del giorno, del sole, della pioggia tali da inspirare e prendere il largo in quella grandiosità illimite delle cose.

“ E lo sguardo al mare/ in quell’immenso in cui ti vedo e riconosco,/mi vedi e riconosci.
/Di un’onda senza fine”

“ di nome d’acqua/che lambisce e sfiora/dilaga e irriga/inacanta/Sfocia”


La poetessa sa addolcire ed anche scuotere il peregrinare del tempo. Nell’ottica del suo eterno rincorrere il tempo stesso, attraverso il “navigare” di certezze ed incertezze, le difficoltà della sua vita interiore diventano pagine cesellate di acume poetico, precisione letteraria e, spesso, evocative di immagini nitide, prive di quel “chiaro scuro” sgradevole che talvolta in alcuni poeti gioca sull’abbondanza e sulla misticanza.

A tal proposito, parafrasando un poeta a me caro, KHALIL GIBRAN lo stesso usava dire :
“È sbagliato pensare che l'amore sia frutto di una lunga conoscenza e di un tenace corteggiamento. L'amore è la sorgente dell'affinità spirituale e se tale affinità non nasce all'istante, non potrà svilupparsi nel corso degli anni e neanche delle generazioni.”

Ogni poesia di Maria Luisa nasce da uno slancio esistenziale laddove questa peculiarita’ viene ottemperata in modo elegante, dolce, non aggressivo, mai ridondante e, soprattutto, lontano da rigurgiti retorici. La sua poesia è forza interiore priva di urla esistenziali che sviluppa una concezione vitale dove la poesia è quello “sguardo a cui guardare con estrema tenerezza.”

A volte, nel suo percorso introspettivo sussiste una ricerca velatamente tormentosa ai propri interrogativi ma, la ricerca o analisi stessa, diviene sempre lucente, capace di raggiungere cristalli di etica antropologica senz’alcuna banalita’ ai contenuti stessi.

Dominano nelle sue parole il respiro dell’anima in uno spazio di liberta’ assoluta, là dove la poetessa osserva la vita attimo dopo attimo e riesce a cogliere quei fotogrammi che agli occhi altrui apparirebbero insignificanti o troppo passeggeri.

Lei stessa percepisce, o meglio intuisce, l’essenza dei fatti, delle immagini, del trascorrere del tempo o spazio temporale fatto d’acqua, di sabbia, di scogliere , di raggi di sole, di nuvole, di stelle, di pioggia, di profumi agresti, di fiori e di animali; insomma un nutrimento costante e sublime dell’anima, che diviene parte integrante di tutta la sua esistenza.

“ Gialli ranuncoli/e viole del pensiero rispuntano/nelle aiuole in disgelo/L’acqua che irrora la terra/alimenterà ruscelli/della nuova primavera/Miracolo della luce della neve e il suo mistero”

Attraverso la lettura delle poesie della raccolta intitolata “Le mie parole d’acqua” di Maria Luisa Mazzarini lei stessa comunica a questo universo le proprie emozioni e stati d’animo sia individuali sia universali. Le sue poesie sono un delicato inno all’amore, alla natura, alla libertà individuale e sono in grado di carpire quelle sfumature insite nel profondo microcosmo dell’anima.

Quello che si è colto leggendo questa silloge di poesie è che sussistono nel cuore della poetessa piccoli frammenti di sentimenti che diventano rubini agli occhi del lettore . Ed è evidente che Maria Luisa non vuole nascondersi dietro versi complessi, arroganti, retorici o ardui da decifrare, viceversa, vuole mostrare fino in fondo il suo sguardo posato su quelle realtà infinitesimali atte a raccogliere nel canestro della vita tutte quelle emozioni interiori…il tutto facendolo con tre semplici “A”…Amicizia , Amore e Armonia… quasi volesse ricordare le parole di Papa Francesco quando lo stesso ci comunica che: “La vera amicizia consiste nel poter rivelare all’altro la verità del cuore.”

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