L'ora della quiete
giace impaurita
nel grembo del firmamento
e muta i suoi riflessi
nella memoria del tempo.
Tu rivivi solinga
la lucidita' della notte
e vegli castamente
nel volto inutile della paura.
Ma la tua immane fatica
resta nella bocca morta
a ricordare antichi presagi
e cerchi concentrici
persi nell'ossessivo pensiero
nascosto nell'arco immenso
del nostro dolce amore.
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