"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 2 novembre 2013

Favola del cielo



Ripasso a memoria
una strada infinita,
come il respiro affranto
d'una voce materna
laddove lacrime pietose
sono rubate a volti appassiti.

Assaporo il ricordo soave
dei nostri abbracci
-preziosi secondi rubati
al tempo che scorre-.

Intrecci di passioni.

Anime impoverite
che hanno avuto
legami tristi con la solitudine.

Chiamo il tuo nome
nell'ebbrezza di un tramonto,
ma la voce solitaria
di un'anima dolente
inquieta il sacrificio
dei nostri sguardi notturni.

Accarezzo il vento
come atto finale del mio amore.

Rivolgo all'infinito
domande senz'alcuna risposta.

Nell'attesa di un coro d'angeli
sfamero' l’eterno dolore
con i tuoi baci ed i tuoi sorrisi
cercando di copiare
nell'immenso scenario della notte
questa favola del cielo.

2 commenti:

  1. Il recupero, con la nostra memoria, delle pagine che la vita ha scritto per noi, ci permette di riguardare il film del nostro passato...Un amore trasportato dal tempo riempie il presente di spazi infiniti dove il mito rifulge negli sguardi d'amore ,che squarciano la volta oscura della notte..
    Ciao Emilio, Enrichetta.

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    1. con notevole ritardo rispondo al tuo commento carissima Enrichetta....sono sempre attento alle tue bellissime parole...

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