"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

sabato 31 agosto 2013

E' morto il poeta irlandese Seamus Heaney, premio Nobel 1995







E’ morto IL 30 AGOSTO 2013  in un ospedale di Dublino il poeta irlandese Seamus Heaney, 74 anni, premio Nobel per la Letteratura nel 1995. Lo ha annunciato la famiglia. Mondadori stava lavorando a un Meridiano sulla sua opera completa.

Heaney ricevette il premio Nobel “per le opere di bellezza lirica e profondità etica, che esaltavano i miracoli quotidiani e il passato esistente”. Primo di nove figli, nel 1953 la famiglia si trasferì a vivere a Bellaghy, dove il poeta trascorse la sua giovinezza. Si laureò in Lettere a Belfast e insegnò nella capitale dell’Ulster e poi a Dublino. La sua Irlanda emerge nella lirica di Heaney attraverso i paesaggi, i ricordi d’infanzia e i temi della rinascita irlandese, nonché spesso nel problema dell’indipendentismo irlandese. La sua poetica è legata alla sua terra e alla vita politica del Paese. I suoi libri compongono due terzi delle vendite dei poeti contemporanei nel Regno Unito.



Heaney ha vissuto tra l’Irlanda e gli Stati Uniti, dove dal 1984 ha insegnato all’Università di Harvard. Nella poesia “Scavando” (Digging), ha scritto “Tra il mio pollice e l’indice s’acquatta chiatta la penna” e “scaverò con quella”, a differenza del padre e del nonno che usavano la “vanga”.

        ALCUNE POESIE

E poi c'era San Kevin e il merlo.
Il Santo è in ginocchio dentro la sua cella
a braccia tese ma la cella è stretta 

Così deve sporgere il palmo irrigidito
come una trave maestra fuori dalla finestra 
affinché il merlo vi si posi
per deporre e preparare il nido.

Kevin avverte nel cavo della mano le uova tiepide, 
il pettuccio, la testina dal piumaggio ravviato,
i piccoli artigli e, scoprendosi legato
alla rete della vita eterna,

è mosso a pietà: dovrà continuare a tenere la mano tesa
come un ramo fuori nella pioggia e nel sole per settimane
finché la nidiata non uscirà dal guscio per prendere il volo.

*
E siccome l'intera cosa è stata comunque immaginata,
immagina tu d' essere Kevin. Come ti appare?
Dimentico di se stesso o in agonia perenne

dalla nuca fino agli avambracci doloranti?
Ha le dita indolenzite? Avverte ancora le ginocchia?
Oppure, il nulla ottenebrato dell'oltretomba

s' è aperto un varco dentro di lui? Vaga lontano con la mente?
Solo e riflesso limpidamente nel profondo fiume dell'amore,
"Lavorare e non cercare ricompensa," questa è la sua preghiera.

Una preghiera recita il suo corpo interamente
poiché ha dimenticato se stesso, dimenticato il merlo
e solo, sulla sponda, ha scordato il nome del fiume.
     
   
St Kevin and the Blackbird
And then there was St Kevin and the blackbird.
The saint is kneeling, arms stretched out, inside
His cell, but the cell is narrow, so

one turned-up palm is out the window, stiff
As a crossbeam, when a blackbird lands
And lays in it and settles down to nest.

Kevin feels the warm eggs, the small breast, the tucked
Neat head and claws and, finding himself linked
Into the network of eternal life,

Is moved to pity: now he must hold his hand
Like a branch out in the sun and rain for weeks
Until the young are hatched and fledged and flown.

*

And since the whole thing's imagined anyhow,
Imagine being Kevin. Which is he?
Self-forgetful or in agony all the time

From the neck on out down through his hurting fore-arms?
Are his fingers sleeping? Does he still feel his knees?
Or has the shut-eyed blank of underearth

Crept up through him? Is there distance in his head?
Alone and mirrored clear in love's deep river,
'To labour and not to seek reward,' he prays,

A prayer his body makes entirely
For he has forgotten self, forgotten bird
And on the riverbank forgotten the river's name.



Il Fusto di pioggia 
 
Capovolgi il fusto e quello che succede
è una musica che non avresti sperato mai
d'udire. Lungo il secco stelo di cactus scorrono

acquazzoni, cascate, rovesci, risacche.
Ti lasci attraversare come un condotto
d'acqua, poi lo scuoti di nuovo leggermente

ed ecco un diminuendo che corre per le sue scale
come una grondaia gemente. Di seguito,
uno spruzzo di stille da foglie irrorate,

sottile umidità d' erba e margherite;
poi mille luccichii come soffi di brezza.
Capovolgi ancora il bastone. Quel che succede

non è sminuito dall'essere accaduto una volta,
due, dieci, mille volte prima.
Che importa se tutta la musica che traspare

è un cadere di pietriccio e semi secchi lungo un fusto
di cactus! Sei come l'uomo ricco accolto in paradiso
attraverso il timpano di una goccia di pioggia. 

E adesso

  riascolta.



Schierandosi   

Il peso da 56 libbre. Solida unità di ferro
della negazione; marchiata e fusa con un tramezzo,
una corta traversa forgiata per maniglia,
spessa come un piolo,

Peso squadrato dall'aspetto innocuo,
finché non provi a sollevarlo, quindi un scricchiolio d'ossa,
forza disintegra-vita.

Nera scatola di gravità, l'inamovibile
stampo, tarchiata radice del peso morto.
Eppure prova a controbilanciarlo

con un altro peso posto su una basculla
- una basculla ben calibrata, oleata di fresco -
e ogni cosa trema, si effonde di dare e avere.

*
E a questo ammontano le buone notizie:
questo principio del sopportare, del far buon viso
a cattivo gioco e dare il proprio appoggio dovendo solo

controbilanciare con il proprio ciò che è intollerabile
negli altri, dovendo sopportare
qualsiasi cosa sia stata concordata e accettata

contro il nostro migliore giudizio. La sofferenza
passiva fa andare in tondo il mondo.
Pace sulla terra, uomini di buona volontà, tutto ciò

porta bene finché l'equilibrio tiene,
il piatto sorge fermo e lo sforzo dell'angelo
si prolunga fino a un grado sovrumano.

*
Rifiutare l'altra guancia, lanciare la pietra,
non agire così, alle volte, non contrastare
l'adempiente che ti offende d'essere

è fallire il colpo, te stesso, la regola intrinseca.
Maledici chi ti ha colpito! Quando i soldati beffeggiarono
Gesù bendato ed Egli, a sua volta, non li irrise

non si offesero né impararono nulla, tuttavia
qualcosa fu reso manifesto - il potere
del potere non esercitato, della speranza intuita

dagli impotenti, per sempre! Tuttavia, per Cristo,
fammi un favore, almeno per questa volta:
maledici, dai scandalo, lancia la pietra.

*
Due aspetti in ogni questione, certo, certo....
ma ogni tanto, schierarsi è la sola cosa
a cui si può ricorrere e senza

discolparsi o compatirsi.
Ahimè, una sera che ci voleva un colpo a seguire,
e un colpo secco t'avrebbe fatto rodere d'invidia,

replicasti ch' era la mia limitatezza
a mantenermi destro, e avesti una mia prima resa.
Mi trattenni quando avrei dovuto invece darci dentro

e persi (mea culpa) il mordente.
Una cavalleria del tutto fuori luogo, vecchio mio.
A questo punto, solo un colpo basso lava l'onta.

giovedì 29 agosto 2013

Un'anima spoglia di baci





                       Le candide vesti
                ricoprono l'acronimo
                battito del cuore.

                           Un sorriso
           apre la porta chiusa
           del pianto umano.

               E tu, mi perdonerai
           le notti di folli pensieri,
           di respiri colmi di dolore
           là dove l'avidità del giorno
           sgrava il rendiconto
           di un'anima spoglia di baci
           e fragranze d'amore....

mercoledì 28 agosto 2013

Il tempo dei ricordi


 
Il tempo dei ricordi
ha limato i sensi
fino a renderli inerti.


  Ed io, lentamente
mi sono invecchiato.

L'ho semplicemente
chiamata pura necessita'
e non ho cercato nessun alibi
per sentirmi tranquillo...

Profumo d'uva e more selvatiche



Ogni riflesso posto nell'ombra stellare
riuniva i nostri tenui respiri
nell'infinito e dolce mistero dell'anima....

trafitto dall'antico gemito di una ferita
che sanguina sopra un rosario di lacrime...

Mi hai tentato nel buio di una stanza
con la dolcezza delle tue labbra
mentre il profumo d’uva e more selvatiche
seducevano l'intimo della notte candida
ed io, immobile dentro questo candore
assaporavo inebriato l'aroma del tuo viso
come l'ultimo nugolo di un raggio di sole
che si perde nella magica rifrazione del cielo
...

lunedì 26 agosto 2013

Il volto di una stella

 
Un tempo immobile
scandisce ritmi di vita
chiusi nell'opificio...

di una stanza buia
mentre una luce opaca
mi racconta umili confidenze
dettate da un muto dolore.

Cerco un risvolto di pieta'
nei meandri dell'anima
la' dove gemiti di pietre
ricamano orli screpolati di pianto
e saziano bocche violente.

Ad ogni passaggio del tempo
nascondo l'infinito pudore
e mi chino davanti alla notte
per declamare la mia solitudine
l'amara impotenza
che divide il riflesso tenue
di una goccia di pianto
caduta dal volto di una stella....

domenica 25 agosto 2013

Scultura e Poesia ad Acquasanta Terme (AP)










la mia poesia scolpita su travertino
il tema in questione è l'Acqua....

ACQUA D'AMORE
La tua anima diviene
acqua d'amore
che scorre dolcemente
sopra un petalo aureo di rosa
e tu... non dire mai nulla
cerca solo d'essere poesia
che vive in me.

sabato 24 agosto 2013

Sogni di gioventu'

 
Ritornano alla mente
i sogni della gioventu',
dove le stoppie del granoturco
bruciavano nei campi collinari
e filari d'uva si elevavano silenziosi
lungo i triangoli dell'ombra estiva.
 
E' cosi' che il tempo scalfisce
i fotogrammi della mia vita,
un monologo fatto di sospiri
ed occhi lucidi di poverta'....
 
Tutto si e' fermato nel tempo,
rimangono solo i ricordi
di numerosi girasoli lucenti
 che ricoprivano il manto vellutato
del colle di Monterubbiano
mentre  il profumo del mosto
inondava la nostra umile allegria.
 
Ora tutto il mondo tace,
chiuso nella quotidiana  opulenza
riversa ogni istante
conati di moderne illusioni,
la pura follia di una globalita'
che muore nella sua feroce
sopraffazione dei nostri amori....

venerdì 23 agosto 2013

Nido di stelle

 
Noi siamo l’equilibrio
delle sensazioni dell’anima,
la quiete inaspettata della vita,
il pentagramma solitario
di  note musicali
che vibrano attorno la luna.
 
Le tue labbra assaporano
la condanna silente del mio amore,
un giardino fiorente
coltivato sopra un canestro di emozioni.
 
Io non posso dimenticare
il grido soffocato
del battito incessante di questo cuore,
.... una linea imperfetta del dolore.
 
Nessuna distanza viene calcolata
dentro le  pene umane,
mentre lo spazio infinito non ha vita
nel canto ubriaco della notte.
 
L’orizzonte
rompe l’incanto della tua immagine
in una città deserta
dove un lucido deliro di passione
si spegne lentamente
dentro una nido di stelle…..

martedì 20 agosto 2013

Scolpire con...le parole.

 
 
 
Per dar forma alla materia è necessario
togliere scavare misurarsi in continuazione
con essa viverla e sacrificarsi ........

e come lo scultore il poeta scolpisce le parole
le incastra con altre per dar forma al pensiero
più puro e vero capace di creare atmosfere
e suscitare emozioni.
 
 
Il tema dell'acqua che scolpisce la pietra....
ecco le mie due poesie che verranno scolpite:
 
 
ACQUA D'AMORE
 
La tua anima
diviene acqua d'amore
che scorre dolcemente
sopra un petalo aureo di rosa
e tu... non dire mai nulla
cerca solo d'essere
poesia che vive in me.
 
 
PERLE D'ACQUA
 
L'intimo delle parole
brillano
come mille perle
d'acqua sorgiva
e tu,...dolcemente
rincorri l'ultimo
abbraccio come
un sottile petalo
di paradiso.
 
 

giovedì 15 agosto 2013

Teshuvah (pentimento)



Non potevo disattendere 
l'ultimo respiro che sale
lungo la Torre di Babele.

Io ritorno nella casa d'origine
nella "Teshuvah" che ho sempre amato,
e mentre rivolgo lo sguardo a Dio
scrivo nel profondo dell'anima,
"Sefer" di un complesso compromesso
che pena nelle membra umane.

Ma tu sei "Tiferet", bellezza unica
che si perde nella parola Divina
l'inconoscibile essenza della creazione.


mercoledì 7 agosto 2013

L'aurora del mio respiro





Nessuno è venuto all'incontro,
l'attesa è sempre vana,
allora depongo la maschera
per illuminare il profondo vuoto
e lucido di solitudine
emergo dall'arena del mare
per inarcarmi nell'arcobaleno....
mentre tu sarai sempre infinita
come una stella del mare
che desta l'aurora del mio respiro.

domenica 4 agosto 2013

Gesto d'amore



Depongo la maschera umana
nel lucido buio dei pensieri
mentre la notte continua ad ingoiarmi,
e le parole come lame affilate
vengono estirpate nell'oscurita'
di mutevoli e fecondi incesti 
persi nelle spirali d'effimeri pensieri.
In questo disperato appello
raccolgo un tenerissimo bacio
tralasciando fabbricanti d'illusioni
nel lugubre pianto del silenzio
e mi spingo nella luminosa rugiada
a compiere l'ennesimo gesto d'amore
sopra cieli immensi e nuvole bianche...

Poesia a Giulianova il 9 e 16 Agosto 2013



Nelle serate di Venerdi' 9 e 16 Agosto 2013 si terranno due incontri culturali di poesia e pittura presso INCLUSIVE CAFFE’ - APERICENA LETTERARIA


Direttore Artistico Antonio Lera, che con la collaborazione di Miriam Pasquali
conduce LE SERATE culturali all’INCLUSIVE CAFFE’
In Via de Bartolomei snc – Traversa
a Giulianova Lido (TE), nei pressi dell’Hotel Sea Park
“con l’idea di prendere semplicemente un APERITIVO insieme”, 
dando libero spazio alle argomentazioni che toccano 
L’Equalità nella Pittura e nella Letteratura contemporanea
Interverrà il Presidente del Rotary Club Teramo Est Dott. Duilio Divisi

Nella serata stessa presentero' il mio libro edito 
da Youcanprint anno 2012
 "Le confidenze del silenzio"