"Scrivere poesie non è difficile.Difficile è viverle.." Charles Bukowsky

venerdì 30 novembre 2012

Ahimsa (non violenza)




L'uomo vive
nella dimensione
senza infinito
costellata
dalla pienezza
del suo tempo
restando inerme
difronte a calici
colmi di povertà
e resti di geroglifici
impressi nell'anima
...disperata icona
che termina l'opera
sopra rami spezzati
della nostra esistenza...

lunedì 26 novembre 2012

Hebel (vento)


 
Anche una meteora spenta

splende nell’attimo fluente

persa nella nervatura dell’universo

tra stelle lucenti ed astri infiniti…

 

L’estasi dell’amore s’innalza

ed impone un solitario silenzio

tra onde calme e distese

là dove la metamorfosi della notte

depone la maschera del luminoso vuoto…

 

Ma tutt’attorno diventa “hebel”

un soffio, un respiro, un vagito…

un sogno che s’infrange all’alba,

una goccia che evapora nell’anima,

la nebbia che si dissolve attraverso

il magma delle mie dolci parole…

 

 

giovedì 22 novembre 2012

Déjà vu di un poeta errante


 
Sorprendimi con le tue ragioni
quando l'urlo del vento sinistro
risucchia la voracità delle lacrime
e la vanagloria stempera i sogni
di un colloquio d'amore
nel folle turbinio della notte.

Resto ancorato al tuo passato,...
abbandonato nella fosca solitudine
di una fuga immobile nel cuore
là dove un respiro ricama
la corolla di un pianto umano
perso dentro un rosario di pietre.

Saliro' ancora per una volta
sulla vetta del bosco antico
e mi mettero' all'ascolto dell'anima
mentre una bolla di vento
cancellerà il volto umile della pioggia
abbracciando l'eterno destino
- dèjà vu di un poeta errante-
ubriaco di stelle e di malinconia...

martedì 20 novembre 2012

Giochi di biglie


 
 



Dentro questi giochi
eravamo prigionieri
dei nostri sogni... 
un giro vorticoso 
di sfere colorate 
su una pista di sabbia 
s'amalgamava 
con le nostra grida... 
Oggi vedo spiaggie deserte 
prive di ogni pensiero 
ed ancora piu' grande 
è il dolore  
di misurarmi con 
il tempo che passa...
 


 

lunedì 19 novembre 2012

Carillon

 


 All’improvviso
un brivido d’amore
mi spinse a recitare
questa poesia
che nulla avanza
nel tremore della notte.
Peccammo
in purezza di rimorsi
dentro un fiume d’argento
come l’orlo di un’ombra
mai fiorita nell’universo.
Un suono lieve
ora scalda l’assurdo silenzio
ed un raggio di sole
s’ affaccia lentamente
consumando il limite
del perimetro della stanza
mentre la mia anima
si ubriaca di luce
laddove la foce del cuore
cerca il proprio volto cristallino…
Scosso
dal soffio del vento
cerco disperato
un volto diffuso
di una speranza vitale…
e nell’intimo
di una tela lacerata
accarezzo lentamente
l’eterno richiamo di un carillon...

giovedì 15 novembre 2012

Conchiglie solitarie


Ti passai vicino

lungo la gioia

che mi porta la notte

e tra diffuse genti

giungesti in lacrime

sotto una corona di stelle

sola a guardare il globo

fortemente rapita

nel triste vuoto

di questi miei versi

scritti sopra nidi d’amore

e conchiglie solitarie...



martedì 6 novembre 2012

Tra robinie, funghi e "scighera"





 



 



 


 









 Ho passato lunghi pomeriggi
chiomati di sole grigio
nella distesa pianura padana
in mezzo a robinie e "scighera"

Lassu' restano i miei ricordi,
remote e confuse esistenze
tradite dalle speranze di vita
passate lentamente a pedalare
lungo l'argine del fiume Adda....

La brulle mattine di Novembre
erano baciate dal sonno,
e noi amici di sempre,
soli a cercar funghi nei boschi
sopra il Colle Brianza
felici di respirare l'aria fresca
gonfi d'allegri sogni soavi....

Questa era la mia vita,
un mito che si apriva sull'alba
tra il suono di campane a festa
...e si chiudeva a sera
in un cielo rosso d'amore.

("scighera"= nebbia)

dalla raccolta "OLTRE L'ORIZZONTE" anno 2008

- copyright- by E.M. poeta di strada



domenica 4 novembre 2012

Cosi' ti penso





.


L'ossessione di poesia
nasce in un'alba stanca

le cose, le parole, il canto...
descrivono il pudore
di un pianto solitario.
Cosi’ ti penso
malinconicamente immerso
nell'inganno giornaliero
e varcata la soglia del tuo cuore
cerco nell'alfabeto muto
una sillaba d'amore
quale gemito di una nuda verita'…

venerdì 2 novembre 2012

Milano

 

Resto aggrappato a questa citta'
come lembi di memoria che ad ogni ora
ripercorrono i ricordi della mia mente
che restano scalfiti nel tempo...
Ho assaporato gli umori della pioggia
lungo i bordi della Conca dei Navigli
ed ho toccato con mano brandelli
di giornaliera poverta' che ristagna
nelle viscere di un mezzanino del metro'...
I vapori degli opifici del "punt dela Ghisulfa"*
salgono lenti nel cielo grigio della nebbia
e si fondono nel rumore assordante delle frese
intente a levigare spezzoni  d'acciaio.
Osservo il passaggio del filobus numero 95
lo stesso che ogni mattina imbarca moltitudini
di "formiche umane" per poi disperderle
come anime dannate lungo il budello di case
poste ai margini della circonvallazione esterna...
Milano, ieri vivevo in te..
Oggi repiro la salsedine del mare
e conto i numerosi filari di girasoli e vitigni
allineati perfettamente lungo le colline del Piceno
..ma la vergogna della vita non è cambiata
perche'ogni giorno rivivo lo stesso spettacolo
 gli stessi fotogrammi esistenziali di una miseria
che nessuno riesce a strapparti dal cuore e dall'anima
come quelli posti alla fine del malinconico Viale Ortles...